Montecarlo, Aprile 1991
L’Association Monegasque pour la Protection de la Nature era uno dei 21 Istituti e Università che aveva aderito al progetto “Rosso Corallo” nato a seguito della 2° Consultazione Fao di Torre del Greco, coordinato dall’Assocoral e presieduto dal compianto Fabio Cicogna.
Un giorno ricevo una telefonata da Eugene Debernardi, presidente della stessa Associazione, il quale, dopo i convenevoli, mi passa il Comandante Philippe Roy, Direttore del Museo Oceanografico di Monaco. Questi mi chiede se la settimana successiva può venire a Torre a trovarmi.
“Le voglio parlare di un progetto che ho in mente…”
Così viene a Torre e mi parla di questo progetto. Organizzare nel Museo Oceanografico una mostra scientifica sui vari coralli, spiegare al grande pubblico la differenza tra quelli lavorabili e quelli no, creare una grotta come quelle che esistono nel Mediterraneo, ricca di rami di corallo pendenti dal soffitto, con effetti speciali in modo che a chi la percorre sembri di stare sott’acqua. E poi, per circa un mese “fare il “Festival du Corail” con i meravigliosi pezzi lavorati dai vostri grandi artisti”.
E’ una cosa affascinante e aderiamo subito all’iniziativa.
Incarichiamo Caterina Ascione di curare la selezione dei pezzi da inviare. Caterina fa un buon lavoro.
Inaugurata dal Principe Ranieri insieme ai figli, a manifestazione ha un grandissimo successo di pubblico e di critica. Oltre 100 articoli su giornali e riviste italiane e francesi (compreso l’Osservatore Romano, una decina di passaggi in televisione, italiana e francese.
A conclusione della manifestazione, Philippe Roy ci scrive che la mostra è andata bene, visitata da 350.000 persone. Attenzione: paganti ognuna una cifra pari a circa 20.000 vecchie lire!
Un giorno ricevo una telefonata da Eugene Debernardi, presidente della stessa Associazione, il quale, dopo i convenevoli, mi passa il Comandante Philippe Roy, Direttore del Museo Oceanografico di Monaco. Questi mi chiede se la settimana successiva può venire a Torre a trovarmi.
“Le voglio parlare di un progetto che ho in mente…”
Così viene a Torre e mi parla di questo progetto. Organizzare nel Museo Oceanografico una mostra scientifica sui vari coralli, spiegare al grande pubblico la differenza tra quelli lavorabili e quelli no, creare una grotta come quelle che esistono nel Mediterraneo, ricca di rami di corallo pendenti dal soffitto, con effetti speciali in modo che a chi la percorre sembri di stare sott’acqua. E poi, per circa un mese “fare il “Festival du Corail” con i meravigliosi pezzi lavorati dai vostri grandi artisti”.
E’ una cosa affascinante e aderiamo subito all’iniziativa.
Incarichiamo Caterina Ascione di curare la selezione dei pezzi da inviare. Caterina fa un buon lavoro.
Inaugurata dal Principe Ranieri insieme ai figli, a manifestazione ha un grandissimo successo di pubblico e di critica. Oltre 100 articoli su giornali e riviste italiane e francesi (compreso l’Osservatore Romano, una decina di passaggi in televisione, italiana e francese.
A conclusione della manifestazione, Philippe Roy ci scrive che la mostra è andata bene, visitata da 350.000 persone. Attenzione: paganti ognuna una cifra pari a circa 20.000 vecchie lire!